giovedì 18 gennaio 2007

RIORGANIZZAZIONE DEL SETTORE AIKIDO PIEMONTESE
Lo scorso ottobre, in occasione delle discussioni preparatorie dell'assemblea regionale ADO, i responsabili della maggior parte delle associazioni affiliate al settore Aikido dell'ADO hanno avviato una riflessione sullo stato dell'associazione e sulle prospettive di sviluppo della nostra attività in Piemonte.Questa riflessione ci ha portato ad elaborare un programma di azioni e a ridefinire compiti e responsabilità all'interno del settore.L'obiettivo è quello di promuovere la presenza della nostra organizzazione sul territorio regionale e di offrire, ai praticanti, agli istruttori, alle associazioni affiliate, opportunità di partecipazione e crescita.Intorno a questo progetto si è raccolta la disponibilità di un gruppo di lavoro che ha assunto la responsabiltà di attivare percorsi e progetti operativi, diventando punto di riferimento per chi oggi e, speriamo, in futuro è impegnato nella pratica dell'aikido all'interno dell' ADO UISP.
1. LE LINEE DI INTERVENTO1. L'espansione sul territorio regionale: il settore aikido piemontese è, al di là di sporadiche presenze, sostanzialmente torinocentrico. Questo è senza dubbio un problema e richiede uno specifico intervento, in primo luogo di ordine associativo" ed in seguito tecnico. Si tratta cioè di prendere contatto con i comitati territoriali UISP, con le realtà che, dentro e fuori l'ADO, promuovono la pratica delle arti marziali ( in primo luogo per evidenti ragioni logistiche il judo) proponendo l'avvio, con un investimento diretto dei tecnici torinesi, di corsi di aikido . Allo stesso tempo andranno sperimentate forme di relazione e contatto con gruppi che già praticano aikido, invitandoli ad incrociare il nostro percorso e proponendo loro forme di collaborazione. Nelle prossime settimane, prenderemo contatto con alcuni comitati UISP e vedremo se ci sono margini d'azione nel breve periodo..2. L'attività tecnica e formativaAbbiamo scelto di muoverci su due fronti: quello dei cosiddetti tecnici regionali, ovvero dei tecnici nazionali ( secondo la definizione che ne dà il settore nazionale) presenti in Piemonte; la seconda nei confronti del più esteso corpo insegnante. Per entrambi si tratta di avviare sedi e opportunità di coordinamento e relazione che sappiano produrre una proposta tecnica e formativa specificatamente piemontese.3. Il progetto Scuola ed i progetto Adolescenti Su questi temi, complessi e delicati, è nostra intenzione definire specifici progetti di intervento che qualifichino l'azione sul territorio ed accreditino il settore Aikido nei confronti degli interlocutori istituzionali: Scuole ed Enti Locali in primo luogo.
4. Format dimostrazioni: le dimostrazioni possono avere due scopi; il primo coinvolgere i praticanti e i loro familiari (penso soprattutto a bambini e ragazzi) in un saggio che palesi un percorso svolto e dunque vada a consolidare un gruppo; il secondo diffondere la nostra disciplina anche attraverso momenti di spettacolarizzazione Nel primo caso si tratta di procedere nel coordinare due manifestazioni annue, una nel periodo pre-natalizio ed una coincidente la fine dell'anno scolastico, che coinvolgano tutte le realtà giovanili del settore; nel secondo sarebbe opportuno valutare caso per caso rispetto le priorità dettate da chi si occupa della diffusione nel territorio regionale costituendo però un team di aikidoka da dimostrazione con un modello di spettacolo prestabilito (penso soprattutto al gruppo di tecnici regionali).Eventi promozionali: oltre le già trattate dimostrazioni che in ogni caso si debbono interfacciare al lavoro sulle scuole, bambini e adolescenti sarebbe opportuno organizzare stage "fuori porta" e lezioni gratuite dimostrative su tutto il territorio regionale anche (o soprattutto) sfruttando il supporto di manifestazioni legate ad altre discipline ben più diffuse come ad esempio Karate e Judo. Attività collaterali agli stage nazionali: E' necessario curare di più l'organizzazione degli stage Già dal prossimo stage di maggio del maestro Tissier verranno sperimentate azioni e servizi di :accoglienza per i praticanti che arrivano da fuori Torino. Pubblicità dell'evento ed eventualmente sponsorizzazioneAccoglienza del maestro (autista, albergo, ristorazione)Servizio d'informazione, d'ordine e di biglietteria prima e durante lo stage.
5. la Comunicazione: Abbiamo la necessità di adottare strumenti di comunicazione interna e verso l'esterno che garantiscano canali informativi costantemente aperti ed attivi per i tecnici e per gli associati, che ci diano visibilità verso l'esterno e che ci dotino di strumenti di confronto alternativi (non sostitutivi) alla sola forma-riunione. Nello specifico e come prima verifica sperimentale l'impegno è di attivare: un sito internet del settoreuna newsletter periodica e di dotare tutte le nostre associazioni di una mailing list completa ed aggiornata6. Il finanziamentoTema dolente…. Le risorse economiche sono per definizione scarse e quasi sempre insufficienti. Tuttavia occorre che su questo tema si trovino rapidamente soluzioni: stage e bollini non sono più, se mai lo sono stati, sufficienti. Innanzitutto una prima azione metodologica: dobbiamo dotarci di un bilancio , serio e degno di questo nome. Ciò significa definire un budget di struttura (i soldi che siamo in grado autonomamente di generare) un piano economico ( quanti soldi ci servono per fare le cose che vogliamo fare) ed un piano finanziario ( dove e come trovarli questi soldi).L'aspetto più difficile è rompere il corto circuito fra servizi, attività e risorse: per reperire fondi e finanziamenti bisogna essere in grado di "vendere servizi ed attività", ma per realizzarle, queste attività, servono soldi. ( è un po' come l'antica questione dell'uovo e della gallina: chi, delle due, viene prima?). La soluzione sta, crediamo, nella capacità di progettare ( anche e non solo) attività in funzione della loro remunerabilità, nel non perdere occasioni che spesso si presentano ( bandi, concorsi), nel cercare, senza falsi snobismi, forme di sponsorizzazione per le nostre iniziative. Per far questo c'è bisogno della fantasia e della creatività di tutti ed insieme, cosa che più direttamente ci compete, di un rigoroso e trasparente metodo di gestione.